CHAMOIS

ESTATE E INVERNO CHAMOIS È 100% MONTAGNA

Chamois è il comune più alto della Valle d’Aosta, si trova a 1815 metri d‘altitudine, nella Valtournenche a pochi passi dal maestoso Cervino, dove ancora oggi è possibile lasciarsi cullare dalla bellezza dei paesaggi e dai ritmi della natura.Una vera oasi di pace e di relax, dove sono state bandite le automobili e che può essere raggiunta esclusivamente in funivia o a piedi. Circondata dai monti più alti d’Europa, caratterizzata da immense distese di boschi e prati, ricca di acqua e di laghi. Chamois è riuscita a mantenere nel tempo le sue tradizioni che ritroviamo nell’architettura rurale con la presenza dei rascard, tipiche costruzioni di legno, nella lingua francoprovenzale (patois), nella cordialità e semplicità dei suoi abitanti. Una località da vivere e scoprire in ogni stagione in cui non solo ritrovare se stessi ma anche: dedicarsi allo sport, gustare la tipica cucina valdostana e svagarsi godendosi i diversi eventi proposti durante l’anno.
Chamois

CHAMOIS E LA SUA STORIA

Chamois venne abitata a partire dai primi secoli del Basso Medioevo quando la progressiva espansione demografica che seguì l’anno Mille provocò il dissodamento e il popolamento di ampie aree, prima disabitate o sfruttate soltanto stagionalmente. Come si apprende dai testamenti di Ebalo Magno di Challant risalenti al 1323 e di suo nipote Ibleto (1405), nel XIV secolo questa località divenne uno dei feudi dei signori di Challant-Montjovet, a differenza delle altre comunità della zona che appartenevano invece ai signori di Challant-Cly, compreso l’attuale comune di Antey-Saint-André dal quale Chamois dipendeva dal punto di vista ecclesiastico. Il figlio di Ibleto, François, primo conte di Challant, nel 1486 concesse ai sudditi della signoria di Châtillon una carta delle franchigie nella quale risultavano annessi anche Pontey e la stessa Chamois. Se ne ricordò nel 1691 Vittoria Solaro della Moretta, moglie di François de Challant barone di Chatillon, che nel 1691, quando la Valle d’Aosta fu invasa dalle truppe del re di Francia Luigi XIV, abbandonò il castello di Châtillon e con i figli si rifugiò a Chamois, dove venne accolta con gioia dai sudditi che l’avrebbero ospitata a lungo se il marchese di La Hoguette, comandante dell’esercito francese, non l’avesse scovata e riportata a Châtillon, dove la tenne signorilmente in ostaggio.

Nel 1681, il vescovo di Aosta, Albert-Philibert Bailly ne decretò l’erezione a sede parrocchiale, sotto il patronato di San Pantaleone, distaccando il suo territorio dalla chiesa madre di Antey-Saint-André. Venne quindi ricostruita e ingrandita la preesistente cappella di Corgnolaz e in seguito alla costruzione della chiesa, Corgnolaz sostituì il villaggio di La Ville (o Grand-Ville) come capoluogo della comunità. Il territorio di Chamois venne inoltre aggregato al mandamento di Cly e nel 1751 il marchese Giacomo Bergera, barone di Cly, la affrancò dai residui censi feudali a lui dovuti. Già a partire dal 1700 a Chamois vennero fondate alcune scuole pubbliche: in particolare a La Ville quella riservata alle ragazze voluta da Jean-Jacques Perruquet, di Valtournenche, parroco di Chamois dal 1740 al 1750. Nell’800 si continuò a promuovere l’istruzione popolare, tanto che all’inizio del 1900, in questo comune si contavano ben quattro scuole.

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